Una considerazione che viene fatta quando si tratta di aumentare i margini è solo quella di limitarsi al taglio dei costi, certo è importante controllare il bilancio di varie voci, ma nello stesso tempo risparmiare non vuol dire guadagnare anzi, in molti casi si entra in un vortice pericoloso e per recuperare bisogna fare il doppio della fatica e impiegare il doppio del tempo e degli investimenti che si potrebbero fare semplicemente con attività di routine che possono essere monitorate e, ai primi campanelli d’allarme, cercare di intervenire.
Come in una dieta dimagrante non bisogna arrivare a non mangiare, si deve aumentare il metabolismo che è la velocità in cui il nostro corpo brucia le calorie.
La colpa della diminuzione dei margini non va solo attribuita al mercato, sono almeno 10 anni che si parla di un progressivo impoverimento della categoria, la strada migliore è quella di adeguare il listino che permette di aumentare lo scontrino medio e l’incasso, il nostro vero “metabolismo”.
Gli aumenti vanno fatti in modo graduale creando le condizioni adatte per poter fare certe operazioni, aumentare dal mattino alla sera è un azzardo di cui non siamo a conoscenza degli effetti che potrebbe causare.
In breve, gli elementi da coinvolgere sono i seguenti: i costi totali, l’acquisto dei prodotti, il costo del personale, l’affitto e i costi generali (luce, acqua, gas ecc.).
Non bisogna essere un genio per capire che i costi non devono superare le entrate, perché allora molti non ci stanno più dentro? Molto semplice: rinunciano a “mangiare” o "mangiano" in modo scorretto e il loro "listino/metabolismo" è sempre più lento.
Ecco quali sono i campanelli d’allarme da monitorare periodicamente:
- il costo di acquisto dei prodotti utilizzati per i sevizi, non deve superare il 10% del giro d’affari (vanno esclusi i prodotti per la rivendita);
- il costo della manodopera, non deve superare il 40% del giro d’affari;
- il costo dell’affitto. Se sei a conoscenza di questo dato, complimenti perché la stragrande maggioranza dei parrucchieri non sa che il costo dell’affitto deve essere di circa il 7%-10% del giro d’affari, ad esempio se il costo per l’affitto del locale è € 1.000 al mese, l’incasso non deve essere inferiore a € 120.000 l'anno;
- i clienti, altro dato che deve essere motivo di riflessione. Quanti ne servi? che frequenza hanno? quanti nuovi clienti hai mensilmente? quanti di essi ritornano?
Allora che ingredienti bisogna usare? Semplicemente 3:
- Ambiente: la posizione del salone, un locale moderno, pulito, ordinato, accogliente ecc.
- Formazione: puoi avere il salone migliore, la posizione migliore, ma se non continui a formarti non otterrai mai grandi risultati.
- Comunicazione: idem come sopra. Il salone è bello e moderno, continui a formarti, hai uno scontrino adeguato perché sei apprezzato, ma fai 200 - 300 passaggi al mese, secondo te è normale? In molti saloni la comunicazione è la parte più carente.
La quantità e la qualità deve essere utilizzata e personalizzata in base ai dati del nostro salone dopo un’analisi oggettiva e senza utilizzare giustificazioni (la zona, i clienti, i collaboratori ecc.), per trovare l’ equilibrio giusto, l’alimentazione corretta che farà correre il nostro metabolismo.
Ciao e buon lavoro.
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