Qualche tempo fa il TG5 ha mostrato un servizio con i risultati di una ricerca sul lavoro che, come si può vedere nell'immagine qui sotto, evidenzia che ci sono troppi parrucchieri.
Questo dato è indicativamente vero, negli ultimi dieci anni il numero dei saloni è diminuito, altri invece si sono ridimensionati ma di chi è la colpa? quali potrebbero esser i motivi?
Secondo qualcuno la colpa è la crisi, la riduzione delle frequenze, l’aumento del fai da te, le tasse, il costo della manodopera, il costo dei prodotti, i saloni low-cost, i dipendenti ecc. ecc.
Tutto vero! è la realtà. Cosa fare allora? perché, pur essendoci un grande esubero di parrucchieri, quelli che crescono cercano personale e fanno fatica a trovarlo?
Forse è più difficile fare appassionare i ragazzi a questo mestiere visto, a torto, come una professione di serie B. Probabilmente terminata la scuola ci sono delle aspettative più alte da parte dei saloni, una delle richieste più frequenti è: “Cerco apprendista con esperienza”, certo lo capisco, non è così immediato ed economicamente indolore l’inserimento, d’altro canto anche alcuni ragazzi hanno delle aspettative diverse, la vera quotidianità è diversa dalle loro aspettative, infatti, capita spesso che dopo aver fatto la prova pratica in salone o, addirittura dopo il colloquio, spariscano. I più corretti al limite, mandano un messaggio telefonico.
Che dire invece delle persone con molti anni di esperienza, magari anche come titolari di attività andate male? hanno richieste economiche o di mansioni sproporzionate rispetto alle loro capacità, in questi casi esce un'altra verità: quando le cose vanno bene i bravi siamo noi, mentre quando vanno male la colpa è sempre di qualcuno o di qualcosa?
Questo grosso cambiamento ha fatto emergere la nuda e cruda verità, ha escluso chi non ha determinate competenze, chi non ha saputo, voluto e potuto adeguarsi.
Chi fa e chi vorrà fare il parrucchiere oggi deve avere competenze sempre più alte per poter gestire tanti aspetti , uno tra tutti è proprio la gestione, la crescita e la ricerca dei collaboratori.
Cosa si può fare in proposito? cercare il personale anche quando non serve, per poter avere contatti utili in caso di emergenza. Durante i colloqui, che possono essere anche più di uno, cercare di capire con domande aperte (non interrogatori ) la loro volontà, personalità e capacità di comunicare. E’ importante dare informazioni su orari, stipendio, ruoli che dovranno coprire.
Tutto questo serve a trasmettere sicurezza, visione, qualità, serietà e verità.
Buon lavoro.